Associato alla buona sorte, celebrato da chef stellati, adatto a diversi regimi alimentari, il riso nel menù di nozze è sempre più presente. La tradizione vuole che al termine della cerimonia matrimoniale sia lanciato a pioggia come augurio di prosperità sui novelli sposi.
Tra i primi che proponiamo ai futuri sposi, il riso è sempre tra i più preferiti
A tavola ha una lunga storia che risale nella notte dei tempi, quando dall’Asia trovò la strada dell’Occidente secondo varie ipotesi alternative. Di fatto gli antichi Romani lo usavano maggiormente in tisane come rimedio per problemi digestivi o in creme per la pelle.
Plinio il Vecchio lo cita così nella sua “Naturalis Historia”. Contrariamente a quanto si pensi, in Italia il suo utilizzo si sviluppò prima al Sud e poi al Nord. Grande impulso ricevette durante la dominazione araba della Sicilia. Molti piatti a base di riso, come i risotti alla milanese e alle erbe furono serviti in un celebre matrimonio del 1474 a Ferrara per il matrimonio di Alfonso d’Este con la principessa Anna Sforza.
Il riso tra religione, letteratura e buoni vini da abbinare
Prima di entrare nel vivo delle ricette, conosciamo meglio il carattere e l’immagine percepita di questo prezioso alimento. La sua diffusione da tempi antichi fa sì che anche le principali religioni lo tengano in grande considerazione.
Nel buddismo viene utilizzato spesso come offerta ai monaci e ai Buddha presenti nei templi dedicati. Nell’induismo è offerto agli dei e viene quindi considerato un alimento sacro. Nel cristianesimo il riso è un simbolo di fertilità e prosperità.
Pagine di rilievo sono quelle scritte da Alessandro Manzoni nei “Promessi Sposi” che lo descrive nel suo mondo contadino. Giovanni Pascoli invece nel 1905 scrisse una ricetta in forma poetica, mentre Gabriele D’Annunzio nella poesia “Riso amaro” parlò della vita dei coltivatori.
La cantina
Che vini si sposano bene con i risotti? Pinot Grigio o Vermentino vanno d’accordo con il risotto alla milanese.
Mentre al risotto ai funghi si addice un rosso leggero come Chianti o Barbera. E per il risotto al radicchio occorre un vino rosso corposo: Barolo o Brunello di Montalcino.
Le ricette del riso più diffuse nei primi piatti di tutta Italia
Oggi nei menù matrimoniali spesso si prevedono due primi, di cui uno con pasta lunga o ripiena e uno di riso. Le ricette regionali italiane oramai sono proposte ovunque ma è interessante conoscere le origini. In Piemonte, ad esempio, il Risotto alla piemontese è tipico della tradizione locale.
Questo piatto viene preparato con il riso Carnaroli e viene condito con burro, cipolla e formaggio Parmigiano Reggiano. In Lombardia, invece, il Risotto alla milanese viene cucinato ancora con il Carnaroli e condito con lo zafferano. Dal Veneto, diversamente, proviene il Risotto al radicchio rosso per il quale si utilizza la varietà Vialone Nano.
Una citazione particolare merita il Risotto ai frutti di mare i cui ingredienti sono cozze, vongole e gamberi, brodo di pesce, vino bianco secco, cipolla e pomodoro. Più a Sud troviamo il sartù di riso, caposaldo dalla cultura gastronomica napoletana. Preparato in una forma a corona, abbina al riso: il ragù di carne, i piselli, le uova sode e la mozzarella. Il riso nel menù di nozze può essere protagonista di tante squisite ricette.
Nelle foto in pagina alcune delle nostre proposte. E buon appetito!