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Un barman, un pittore e una contessa. Ma cominciamo dall’inizio. L’origine del carpaccio risale al 1950, quando Giuseppe Cipriani, proprietario dell’Harry’s Bar di Venezia, inventò, per particolari esigenze alimentari, un piatto per la contessa Amalia Nani Mocenigo, sua amica. E il nome? Giuseppe Cipriani l’ha scelto in onore del celebre pittore Vittore Carpaccio (1455-1526), che in quel periodo era protagonista di una mostra al Palazzo Ducale di Venezia. Pare infatti che al proprietario dell’Harry’s Bar, il colore della carne cruda ricordasse proprio i toni intensi dei quadri del pittore. Ma facciamolo raccontare da lui:
Come è nato il carpaccio?
Alla contessa Amalia Nani Mocenigo i medici avevano ordinato una dieta strettissima. Non poteva mangiare carne cotta e così, per accontentarla, pensai di affettare un filetto molto sottile. La carne da sola era un po’ insipida; ma c’era una salsa molto semplice che chiamo “universale” per la sua adattabilità alla carne e al pesce. Ne misi una spruzzatina sul filetto e, in onore del pittore di cui quell’anno a Venezia si faceva un gran parlare per via della mostra e anche perché il colore del piatto ricordava certi colori dell’artista, lo chiamai carpaccio.
(Giuseppe Cipriani, “L’angolo dell’Harry’s Bar”, 1978)
Un barman, un pittore e una contessa. Ma perché Harry’s Bar?
Il nome, raccontò lo stesso Giuseppe Cipriani, deriva da quello del giovane studente statunitense Harry Pickering che, trasferitosi negli anni venti a Venezia con una zia per uscire dall’alcolismo, venne da questa piantato in asso con pochissimi soldi dopo un litigio. Cipriani, all’epoca barman nell’hotel Europa & Britannia, in cui risiedeva lo statunitense, impietositosi prestò al giovane 10.000 lire, somma notevole per l’epoca, per consentirgli di rientrare in patria. Due anni dopo, il giovane, guarito dall’alcolismo, tornò a Venezia e, rintracciato Cipriani, in segno di gratitudine gli restituì la somma aggiungendovi 30.000 lire perché potesse aprire una sua attività . Cipriani chiamò quindi suo locale “Harry’s Bar” in onore del suo benefattore, inaugurando la sua attività il 13 maggio 1931.
Ed ora, per provare, ecco la ricetta del…
Carpaccio alla Cipriani
Ingredienti per 4 persone
400 gr di controfiletto pulito
2 dl di maionese
20 ml Succo di limone
Salsa Worcester
50 ml di latte
Olio EVO q.b.
Sale q.b.
Pepe bianco q.b.
Togliete ogni traccia di grasso dalla carne e riponetela in frigorifero. Quando è fredda tagliatela a fettine sottili che metterete nei piatti di portata. Salate, pepate e rimettete i piatti in frigorifero per altri 5 minuti.Nel frattempo, prendete la maionese, aggiungete la salsa Worcester, il limone e il latte e mescolate fino ad ottenere una salsa consistente da spalmare con il dorso del cucchiaio. Prendete la carne dal frigo e con il cucchiaio ricopritela con la salsa a vostro gradimento.